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2006 — DOCUMENTARIO Stessa spiaggia, stesso mare

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Com’era la Riviera Romagnola prima di essere invasa da pacifiche orde di turisti nordeuropei? Com’è nato il mito di quel breve tratto di costa italiana, delle sue notti, dei suoi ‘vitelloni’? Cosa ha significato sul piano sociale e culturale l’avvento del turismo straniero di massa nell’Italia del Boom economico e delle sue contraddizioni?

Queste e molte altre domande sono al centro di Stessa spiaggia, stesso mare, un documentario in cui Guido Chiesa ha scelto di indagare quel peculiare ‘melting pot’ alla romagnola che si è venuto a creare in Riviera dal dopoguerra in poi, grazie all’afflusso di incredibili quantità di turisti tedeschi, britannici e scandinavi, attratti dal mito d’un’Italia assolata, sensuale e terribilmente ‘latina’. Un incontro, quello Nord-Sud, biondo-bruno, corteggiamento-disinibizione, che ha creato famiglie, ha fatto nascere ristoranti, pensioni e bed and breakfast, mettendo le ali all’economia della zona. Ma soprattutto un incontro che ha dato vita a un immaginario collettivo che resiste ancora oggi, attivato come fu da racconti presto sconfinanti nell’epos e dai film-commedia che di questo mito erano cantori entusiasti.

Con taglio leggero e ironico, Chiesa rivisita quegli anni attraverso le testimonianze dei protagonisti e l’apporto di svariati materiali documentari d’archivio, in una trama narrativa arricchita dal presente di quel passato, dalle immagini della Riviera oggi, dalle parole dei suoi protagonisti di un tempo.Com’era la Riviera Romagnola prima di essere invasa da pacifiche orde di turisti nordeuropei? Com’è nato il mito di quel breve tratto di costa italiana, delle sue notti, dei suoi ‘vitelloni’? Cosa ha significato sul piano sociale e culturale l’avvento del turismo straniero di massa nell’Italia del Boom economico e delle sue contraddizioni?