Nell’ottica di fornire un’introduzione alla professione della regia cinematografica per studenti e appassionati, “Manuale di regia cinematografica” si propone come testo pratico, ma non come manuale in senso stretto, del tipo «Diventa regista in tre settimane» o «Tutti i segreti della regia». L'obiettivo è, infatti, quello di offrire degli stimoli, dei possibili percorsi, lasciando poi a ciascuno il compito di trovare le soluzioni secondo la propria storia e le proprie necessità. Non è un testo normativo, dunque, ma una sorta di laboratorio che, lungi dal voler affrontare tutti i problemi del fare-cinema, cerca di proporre un metodo di riflessione prima ancora che un metodo di regia, senza mai dimenticare che quello del cinema è prima di tutto un lavoro, sia nel senso di mestiere, professione, ma anche di “fatica”, che l’etimologia antica intendeva come “volgere il desiderio verso qualcuno”, dove la vocazione comunicativa, relazionale, significante del lavoro umano era espressa in termini inequivocabili.