FRANCO RAVERA, ANTON CECOV e il TINTORETTO

Ogni anno, dal 2000, il 18 novembre ricevevo gli auguri di compleanno da Franco Ravera, uno degli attori con cui rimpiango di non aver lavorato di più insieme. 

Fino al 2020, per 20 anni, gli ho ricambiato gli auguri, convinto che lui li compisse il giorno dopo, il 19 novembre. Lui non mi ha mai corretto, per 20 anni.

Fino al 18 novembre del 2020, quando, insieme ai consueti auguri, mi ha rivelato che non era vero che lui li compisse in quella data. Era la sua fidanzata che li compiva il 19 novembre, per quello si ricordava la data del mio compleanno, e gli auguri che mi fecero sul set di Il partigiano Johnny dove lui interpretava Anselmo.

La sua vera data di nascita, mi spiegò, era invece il 29 gennaio, essendo Franco nato in quel giorno del 1960. Esattamente 100 anni dopo Anton Cecov, precisò con evidente orgoglio.

Non so se Cecov se ne avrà male, ma per me il 29 gennaio da ora in poi è la data del compleanno del grande Franco Ravera, che ho avuto il privilegio di dirigere anche in Lavorare con lentezza, la serie Quo Vadis Baby? e il docu-drama Sono stati loro. 

Quel giorno del 2020 - ho appreso ieri dal comune amico Fausto Paravidino - Franco non sapeva ancora del tumore che lo ha stroncato ieri mattina. Avrei dovuto capirlo che c'era qualcosa che non andava, perché il 18 novembre del 2021 non avevo ricevuto i suoi auguri.

Il 31 maggio del 1594 moriva il Tintoretto, sei sempre in buona compagnia Franco, ci vediamo dall'altra parte.