TI PRESENTO SOFIA

 

Il 31 ottobre esce nelle sale TI PRESENTO SOFIA, il mio ottavo film, undicesimo lungometraggio. 

Qui potete trovare il trailer. Qui due recensioni sul film: My Movies e Coming Soon.

Queste sono alcune mie brevi note:

 

TI PRESENTO SOFIA è una commedia sentimentale con uno spirito rock e l'ambizione di andare al di là dei cliché.

Racconta tre personaggi “bloccati” nelle loro certezze: il divorziato Gabriele, convinto che la propria vita si realizzi nel rapporto esclusivo con la figlia; la dinamica e childfreeMara, persuasa che i bambini siano un disturbo alla vita di un adulto e che lei non possa relazionarsi positivamente con loro; Sofia, 10 anni, certa che Mara sia una rovina per il rapporto tra lei e il papà.

In realtà, ognuno a modo suo, hanno tutti e tre paura di mettersi in gioco.

La prima a sbloccarsi, con la libertà e genuinità di cui solo i bambini sono capaci, è proprio Sofia, la cui graduale accettazione di Mara porterà anche gli adulti ad aprirsi, a sperimentare quanto gli altri possono donarti. Magari proprio quello ti manca. 

Il film è stato scritto a sei mani, da tre genitori che amano i bambini, ma che hanno cercato di comprendere le motivazioni che sono alla base della scelta di Mara (e di tante donne e uomini), senza giudicarla o pretendere di analizzarla, tanto meno portandola a un forzato cambiamento di rotta, ma neanche sposandone acriticamente la prospettiva.

Allo stesso tempo, il fatto di essere genitori ci ha consentito di avvicinare la realtà di una bambina alle prese con un un padre che ne nasconde l'esistenza o con una donna che non sopporta i bambini. Questo ci ha posto di fronte a nuove potenzialità, dove la commedia sconfina nel drammatico. E abbiamo accettato la sfida.

La musica gioca un ruolo fondamentale nel film, sia in quanto collante generazionale, sia in quanto cifra stilistica di tutto il film. 

A Francesco Cerasi ho chiesto di ascoltare il rock new wave di Talking Heads, Feelies o Blondie, ma anche di artisti più recenti come LCD Soundsystem, Tv On The Radio o Parquet Courts. Musica positiva, raffinata senza essere seriosa, capace di non prendersi mai troppo sul serio. Una prospettiva auto-ironica che nei brani di repertorio ci ha portato a spaziare dagli Afterhours a KC & The Sunshine Band. 

Proprio perché, come nella vita, in un film si può ridere e piangere, riflettere e svagarsi.