SASSOLINO - BELLI DI PAPA' e la CRITICA

Parto dal presupposto che chiunque è libero di esprimere qualsiasi opinione vuole in merito a qualsivoglia mio lavoro. Parimenti, ognuno è responsabile di quel che scrive.

Dicevo all’annuncio delle riprese di BELLI DI PAPA’: “Erano anni che desideravo fare una commedia”.

Mi fa piacere scoprire che, una parte rilevante della critica non ha messo in discussione il fatto che volessi o potessi, liberamente e senza secondi fini o necessità, decidere di dirigere una commedia, per quanto sui generis.

Taluni riconoscono di aver nutrito pregiudizi sulla mia capacità di dirigere questo genere di film e di essersi ricreduti alla visione del film. Grazie.

Alcuni, pochi, sostengono che mi sono svenduto e alcuni giungono a insinuare che l’ho fatto per il vil denaro.
Partendo dal presupposto che ritengo sia sacrosanto ricevere una giusta retribuzione per qualunque lavoro si faccia e che, non essendo ricco di famiglia, non posso stare senza lavorare per periodi prolungati, prendo atto dell’affermazione e non polemizzo. Sono 25 anni che faccio questo mestiere (e 30 che lavoro nel settore). Se vogliono, posso mostrare loro i miei 740 degli ultimi dieci anni: non avevo bisogno di girare una commedia, avevo voglia.

Infine, alcuni dicono che BELLI DI PAPA’ è un film meno personale e riuscito di IO SONO CON TE, il mio precedente film. Può darsi, non sta a me dirlo.
Chiedo solo: di grazia, dov’erano costoro quando è uscito IO SONO CON TE? Dove lo hanno scritto o detto, all’epoca, che era il mio film più personale e riuscito? Perché adesso devo leggere - sulle stesse testate che ne parlarono male - che miei precedenti lavori come IL PARTIGIANO JOHNNY o LAVORARE CON LENTEZZA erano più personali e creativi di questo? Qualcuno ha mai pensato di rettificare?

Tranquilli tutti: se Dio vorrà continuerò a fare commedie, così come tornerò a fare film "difficili", con un mercato ristretto e scarse possibilità di recupero per i produttori.
Per me saranno personali tanto quanto le commedie, perché ci metterò dentro tutto me stesso, tutto quel so, sono e sento.
Tanto lo so che, al cospetto di questi film "difficili", ci sarà sempre qualcuno che dirà: "Era meglio se continuava a fare BELLI DI PAPA’… ".