TIRANDO LE SOMME

A conti fatti, in attesa di conoscere i risultati del box office di Natale, BELLI DI PAPA', ridendo e scherzando, è il quinto incasso italiano della stagione 2015, con oltre 4.500.000 ai botteghini (4.300.000 monitorati via Cinetel).

Il secondo tra le commedie alle spalle di MA CHE BELLA SORPRESA.
Il quarto in generale se si esclude SI ACCETTANO MIRACOLI, dal momento che i film in uscita tra la metà di dicembre e la Befana è come se giocassero un campionato diverso (e a questa categoria partecipano ovviamente i titoli usciti in questo periodo natalizio, a partire dal ciclone Zalone che dal 1 gennaio investirà le sale italiane).

Non male per un film che si presentava sul mercato tra la sfiducia dei più e diretto da uno che aveva la nomea di fare solo film difficili.

Fin qui le belle notizie, almeno per noi che abbiamo lavorato alla realizzazione di BELLI DI PAPA'. Per il resto, non ci vedo nulla di esaltante in un mercato in generale contrazione, in cui anche le commedie popolari arrancano e i titoli cosidetti d'essai, "impegnati" e/o di qualità sono praticamente assenti (fatta eccezione per Sorrentino, il quale gioca ormai in una categoria a parte).
Nulla di che gioire, insomma.

Non sono nazionalista, nè buonista, parimenti non sono mai contento quando un film italiano - anche se non mi è piaciuto - va male, perchè ogni titolo nostrano che non funziona rappresenta uno smacco per tutti: registi, sceneggiatori, attori, produttori, distributori, lavoratori del cinema. E dato che il rischio di rimanere senza lavoro è un concreto spauracchio per molti, mi chiedo che gusto c'è nel gioco al massacro di chi gode degli insuccessi altrui.
In ogni caso, io non vi partecipo.

Parimenti, non sto dicendo che una classifica d'incassi sia sinonimo di qualità (ma nemmeno il contrario). Ma finché non ci metteremo in testa che il cinema è ANCHE un'impresa commerciale - con costi e necessari ricavi, dove se i film non incassano, prima o poi non ci saranno più finanziatori, produttori o sale per proiettarli; e QUESTO VALE ANCHE PER I COSIDETTI FILM D'ESSAI E/O DI QUALITA' - è evidente che il cinema italiano continuerà ad andare sempre di più alla deriva, con tutte le conseguenze che ben conosciamo.