IO SONO CON TE: REPLICA, RAi 5, ore 23.45, domenica 8 settembre

Domenica 8 settembre alle ore 23.45 replica di IO SONO CON TE su RAI 5 alle 23.55.

Tra i tanti errori commessi durante la distribuzione di IO SONO CON TE, uno proprio non mi va giù, perché non l'ho contrastato a sufficienza e ho finito per soggiacere a una logica di mercato che si è dimostrata tutto meno che logica: il doppiaggio. Sebbene lo abbia seguito personalmente, con una validissima direttrice e con ottimi attori, il doppiaggio, qui ancor più che altrove, tradisce il film, lo stravolge, rende la lingua "famigliare" quando invece la "distanza", persino l'osticità fonetica dell'arabo (lingua antica e semitica come l'ebraico e l'aramaico, nonchè lingua degli attori, i quali hanno tutti recitato in presa diretta), avrebbe persino facilitato l'approccio al film, ne avrebbe resa più completa e genuina la visione.
Se non giustifico mai il doppiaggio, posso comprendere perché si ricorra a questa pratica (italiana e di pochi altri paesi) per le pellicole di vasta diffusione commerciale o i prodotti televisivi, in particolare anglosassoni. Ma quando si parla di distribuzione cinematografica, di film che vengono proiettatti in poche sale, ancor di più quando si tratta di film parlati in lingue lontane dalla nostra, trovo assurdo e snaturante il doppiaggio.  Non pensate che la recitazione di un attore dipenda dal suo corpo quanto dalla sua voce? Che la vostra voce sia parte costitutiva del vostro essere? Vi immaginate voi stessi che parlate con la voce di un'altra persona? E non mi si venga a dire che leggere i sottotitoli è faticoso e distrae dalla visione: possibile che francesi, inglesi, tedeschi, ecc. siano più abili lettori di noi? Che la loro visione dei film sia meno "attenta" della nostra?
E poi, pensateci: doppiando i film, noi equipariamo il prodotto straniero a quello nazionale, con evidenti danni per il nostro cinema, che è l'unico che dovrebbe essere proiettato in italiano, esattamente come fanno i paesi di cui sopra con le loro pellicole.
Non ho nulla contro i doppiatori, ma il doppiaggio è un'abitudine insensata.
Nel caso di IO SONO CON TE, ahimè, era anche un obbligo ministeriale (per poter ottenere la nazionalità, dato che solo i film parlati in italiano la possono ottenere!) ed è costato quasi quanto l'incasso del primo weekend di programmazione. Potevamo usare i soldi in modo più costruttivo...
Ringrazio coloro che vorranno vedere il film su RAI 5, ma ringrazio ancor di più coloro che hanno scelto di vederlo su DVD in originale con i sottotitoli.
Chi volesse farsi un'idea di che cosa significhi vedere il film nella sua reale versione, queste sono alcune scene tagliate. Buona visione a tutti.